Oggi Zuckerberg prenderà parte al Congressso Usa. Questo si svolgerà presso la Commissione Commercio del Senato e proseguirà domani alla Commissione Commercio della Camera. Da quanto si legge nella testimonianza con cui Zuckerberg aprirà il suo intervento sembrerebbe che il fondatore di Facebook si assuma tutte le colpe dell’accaduto e di seguito illustrerà il modo in cui intende intervenire sulla questione. Ecco alcune delle frasi riportate sul suo intervento: È stato un mio errore e mi scuso . Ho fondato Facebook, lo gestisco e sono responsabile per ciò che vi accade. È chiaro che non abbiamo fatto abbastanza per fermare la diffusione di notizie false, le interferenze straniere nelle elezioni, e l’incitamento all’odio. Non voglio che nessuno utilizzi i nostri strumenti per indebolire la democrazia”.

Facciamo un passo indietro. Sono ben 87 milioni i profili Facebook utilizzati dalla compagnia Inglese “Cambridge Analytica” guidata da Alexander Kogan. Questo, attraverso test, sondaggi e app avrebbe sottratto agli utenti Facebook loro informazioni fondamentali per orientare diverse tornate elettorali, da quella statunitense che ha visto vincitore delle elezioni Donald Trump alla Brexit. Tutto ciò ha comportato un serio danno alla privacy degli utenti Facebook.

Dal primo momento il fondatore del tanto discusso social network, Mark Zuckerberg, ha dichiarato di essere responsabile dell’accaduto poiché, in quanto fondatore del social network, avrebbe dovuto prestare massima attenzione ad eventuali casi di furto di dati personali e di violazione generale della privacy degli utenti.

Zuckerberg si è fin da subito mosso nel contrastare le conseguenze delle azioni compiute dalla compagnia inglese ma ci vorranno mesi, addirittura anni. Servirà infatti un complesso lavoro per spezzare ogni collegamento informatico e di rete creato con loro.

Nicoletta Fortunata Dammone Sessa

10 aprile 2018