di giandiego

Sono convinto che delle elezioni locali necessitino, per esporre un giudizio realistico, di una profonda conoscenza del territorio, quanto meno se si vuole parlare di qualche cosa e non di aria fritta. Quindi il giudizio di un lombardo non può che essere affidato alle impressioni ed a “cognizioni sommarie e generali”.
Detto questo le elezioni siciliane sono sempre state estremamente indicative ed importanti per monitorare la politica del Bel Paese. Non pecco quindi di presunzione nell’avviarmi ad esporre quel che penso.
Innanzi tutto il dato dell’affluenza, sconfortante, ma al tempo stesso fortemente indicativo di una confusione e di una disaffezione alla politica, persino ai suoi risvolti più strumentali e pratici. Questo 46% suona a monito di chiunque voglia ergersi a rappresentanza di “tutti” i siciliani …
La rappresentatività è morta da tempo, con la proporzionalità e con i vecchi sistemi elettorali oggi meno della metà degli aventi diritto decide per tutti e chi non vota non conta … ma c’è e non può essere ignorato.
I giochi interni, le maggioranze e le minoranze, le conseguenti e benissimo remunerate poltrone, sono una sorta di presa in giro, sicuramente un teatrino dell’orrido sul quale si avvicendano tristemente le maschere della Commedia dell’Arte … o i pupi se si preferisce.
Chiunque oggi canti canzoni sul recupero dell’astensionismo, chiunque si erga a legittimo rappresentante della volontà del popolo mente, clamorosamente e sapendo di mentire.
Un 35% in questo contesto vale meno del 17,5&% reale dell’elettorato degli aventi diritto, numeri al limite dell’ininfluenza su un quadro reale.
Se il partito degli astenuti avesse rappresentanza sarebbe maggioranza assoluta. Senza secondi turni ed esami a Settembre.
Il Fare finta che questo non sia è premessa di menzogna ed accettarla, accettando le regole di questo gioco ed il suo linguaggio, significa perdere qualsiasi mascheramento di “sincera onestà”. L’Onestà, quella vera richiederebbe che ci si scusasse con l’elettorato e si ammettesse che nessuno è, realmente, delegato a governare.
Non si può, in questo sistema, la menzogna è linguaggio condiviso, ma non si venga a parlare di morale, cortesemente! O di etica.
Un’analisi di questo 46%? Ammesso che la notte sprecata ad urne piene non abbia avviato strane fermentazioni di questo voto, che date le premesse potrebbe persino essere.
Quello che si dirà domani e per tutta questa legislatura è che la sinistra ha perso?
Ed io dico quale … Il PD di Renzi insieme ad MDP? Ma davvero?
Che il probabile 6-7-8% di Fava è una mezza sconfitta (corrisponde a meno del 3,5% sul quadro reale) ed anche qui, anni di noncuranza e distrazione, di incertezza e di codismo becero e privo di sugo … purtroppo si pagano anche se ci si traveste di nuovo all’ultimo momento.
Al Centro Destra che festeggia chiedo che cosa … il fatto che il voto di scambio abbia funzionato ancora una volta, anche se malissimo? D’altra parte loro sono questo e questo rappresentano, chi li vota lo sa e questo cerca. Così come lo sanno i giornalisti che ogni qualvolta giocano al sensazionalismo stupefatto.
M5S? Vogliamo parlare di coloro che avrebbero dovuto recuperare l’area del non voto, riportando alle urne i cittadini rivivificati dall’idea partecipative vincente? Ed alla fine si sono accontentati di dconquistare un voto qua uno là dalla stessa greppia dove da sempre mangiavano tutti. Dove sta il cambiamento? Dove la Novità? Vedremo poi che cosa faranno all’ARS, ma quello che sin qui non hanno fatto nel paese con il loro 25%, al di là delle chiacchiere e delle dichiarazioni non depone a loro vantaggio.
Queste elezioni sicilane non hanno ancora fermato le loro bocce, le polemiche sui tempi di scrutinio, sulle urne abbandonate per una notte intera, sull’incidenza eterna della Mafia e sulla sua equanime divisione fra i vincenti (o meglio i non perdenti) si trascineranno per anni.
Così come la domanda se da quelle parti sia possibile una tornata elettorale senza l’intervento del “Convitato di pietra”.
Per dirla con Il Gattopardo che da queste parti fa sempre tendenza “Cambiare tutto … affinchè non cambi niente”
Immagini dal film IL Gattopardo