Una estate calda e turbolenta quella di questo anno. Una estate che ci ha regalato tanto di quella afa soprattutto in questo mese di agosto da fare andare fuori di testa tantissime persone, perché sembra verità, il fatto che il caldo abbia dato alla testa a tanti di quei soggetti da renderli oltre che aggressivi anche psicopatici. Ad esempio mi è capitato di assistere a delle liti che per fortuna si sono limitate al verbale con un unico tema in comune la frase …  “cosa inutile” da ambo le parti. La cosa più brutta è stato l’omicidio davanti il mercato del Capo, proprio accanto al palazzo di giustizia, dove un giovanissimo killer ha lavato l’onta di uno schiaffo ricevuto dal proprio genitore da parte di un fruttarolo del suddetto mercato. Ma andando indietro ci si va a posizionare lungo la rambla di Barcellona dove dei pazzi scatenati hanno seminato il terrore con un furgone preso a noleggio uccidendo sedici persone di diversa nazionalità e ferendone oltre duecento. Altro fattaccio è lo stupro avvenuto sulla spiaggia di Rimini ad opera di quattro balordi forse nord africani nei confronti di una coppia di polacchi e poi di un transessuale. Questa estate che ancora non è finita ci regala anche la notizia della morte di Giovanni Aiello alias faccia da mostro sospettato di essere coinvolto nei più efferati delitti palermitani ed indicato da Vincenzo Agostino padre dell’agente di polizia Nino, come colui che andò a cercare assieme ad un rampollo della famiglia Madonia, il figlio a Villagrazia di Carini prima dell’uccisione. L’ultimo fattaccio in ordine di tempo è stato il furto di un paio di documenti dal bunkerino Falcone-Borsellino ad opera di qualche visitatore manolesta. Il clima che spira nel nostro Paese per ora non è per niente salutare e probabilmente sarà l’effetto del caldo che non sta risparmiando neanche certi utenze web. Questi utenze sono ormai strapiene di soggetti che probabilmente nella loro vita hanno raccolto solo fallimenti, utenti che di punto in bianco si ergono a politologi, giuristi, intellettuali da bar dello sport, diventano come gli spettatori dentro uno stadio  i quali non appena entrati indossano la pettorina di allenatore in prector sbraitando dagli spalti epiteti e parolacce anche verso i giocatori della propria squadra. Si ergono a censori del buon gusto ed usano l’offesa verbale degna di un postribolo verso un politico, un migrante, un portatore di handicap.  Ultimamente la presidente della camera Laura Boldrini ha dato corso a delle denunce per tutti gli attacchi verbali sui social, dove la indicavano come una grande meretrice, augurandole tutto il male possibile. Ecco, come sono certe frange  soprattutto sui social, mentre tornano in mente le parole di Umberto Eco a proposito dei frequentatori del web e dei social in genere.

Quello che lascia perplessi è il fatto che buona parte di questi utenti nel rigurgitare  i loro improperi non si rendono conto di andare contro le leggi e sono passibili di denunce. Ma il caldo si sa non fa ragionare, non si riesce a combatterlo veramente bene e allora fa si che tantissime persone vanno fuori di testa lanciandosi a testa bassa come un toro verso il bersaglio predestinato dal comune stupido sentire. E’ questo che succede nel web anche se la realtà non si discosta di molto, ci da il polso di un paese che tende sempre più alla deriva. Comunque per non tirarla per le lunghe, c’è da dire che l’estate ancora non è finita e sperando che il l’arrivo di settembre porti un po’ di frescura che vada a rinfrescare il buon senso degli esseri umani.

Liborio Martorana