Giandiego Marigo

È da una vita che frequento “le minoranze d’alternativa” … libertario, amante del Jazz, Vegano, Radical, Spiritualista, consumatore molto moderato … sia dal punto filosofico che politico non mi sono fatto mancare nulla. Ho, personalmente, sempre creduto che un mondo diverso fosse possibile e “in corso” e, facendo i conti, con la realtà, probabilmente mi sono illuso.

Però non è di me e delle mie convinzioni che vi voglio parlare; premetto solo per dimostrarvi che non sto supponendo, ma scrivo quel che scrivo per lunga frequentazione.

Una delle conclusioni che ho tirato dopo quasi 50 anni di “pratiche e pensiero d’alternativa” è che la cosa realmente importante sia spostare gradualmente verso la luce il confine di quella che chiamiamo civiltà. Contrastando la spinta “maggioritaria” che permane nella conservazione, quando addirittura non viaggi con la testa perennemente rivolta al passato.

Esiste , quindi, nella mia “visione” un’AreA (scritta volutamente com’è scritta, per distinguerla da ogni altra)  di confine dove si addensano “I comportamenti” che la identificano e che presagiscono quel che sarà futuro e progressione.

È qui che fioriscono i fiori spinosi e spesso tossici del “Purismo”, sin da quando, ragazzino iniziai con il Moovement ci sono sempre stati,quellipiù puri, più tosti, quelli che avevano capito tutto, che ammannivano lezioni e criticavano sempre e comunque, per principio. Quelli che avevano capito, che avevano letto meglio, che si sentivano autorizzati all’insegnamento , ma soprattutto alla critica feroce. Quelli più alternativi più socialisti, più comunisti, più anarchici, più indiani, più vegani. Sempre! E sempre hanno provocato dolore,confusione e dicotomia.

Non sono per il revisionismo ad oltranza o il centrismo di principio. Credo nella radicalità, credo nei veri comportamenti d’alternativa, ma sono altresì convinto che non ci sia nulla da insegnare: al massimo possiamo “comunicare quel che ci pare bello e giusto”, davvero ognuno matura spiritualmente e filosoficamente con i suoi tempi e non si può predicare l’assenza del peccato e l’esigenza del “Non giudizio” se poi si condannano al rogo coloro che non la pensano “esattamente” come noi e li si giudica costantemente.

Questo vale per quella che chiamammo sinistra, ma non solo … per esempio sono, personalmente, vegano da anni (più di dieci), frequento in rete molti siti che radunano chi sceglie questo “utilissimo e profondamente etico” comportamento ed anche qui abbondano i “perfettini” quelli più fighi, più radical, più autoproduttori … che perdendo di vista “il mondo” se la prendono con le scelte “opportunistiche” di chi come loro ha operato una scelta, ancora complicata, in questo sistema.

Guardatevi attorno e li troverete, sempre. In anni di militanza ne ho visti d’ogni colore e sorta, sono la “malattia” principaledel radicalismo: Coloro che dimenticano l’avversario e siconcentrano, con cattiveria e pervicacia, sugli errori di chi gli è vicino. Per anni ho assistito a divisioni, scissioni, discussioni di lana caprina, mentre “Il Sistema” si faceva beffe e derideva, aggirandoli ed isolandoli nella loro bolla di perfezione dogmatica. Anzi sfruttandoli per dividere e spuntare qualsiasi velleità di vero cambiamento.

Si badi il mio non è un giudizio ed ancora meno uba confluenza verso la “normalità” sono assolutamente fiero del mio radicalismo. Solo non ne posso più dei Vegani+Vegani, dei comunisti+comunisti, degli spiritualisti+vicini alla luce … dei perfetti +perfetti, dei puri+puri a loro unico ed insindacabile giudìdizio, dei maestri d’autoreferenza … sinceramente basta!

La capacità di “comprendere”, la “compassione” , l’umiltà dell’ascolto, la capacità di condividere, la circolarità, la capacità di non essere gruppo, ma parte … tutto questo è parte integrante, a mio umilissimo parere, di quella che vorremmo chiamare la nuova umanità.

(fonte immagine:web)