di Turi Rubino

L’amore? Ma basta… BASTA!!!
Io dico che sarebbe ora di fare qualcosa!
Ma sì, toglierlo di torno. Finish, Kaputt, Amen! DE-BEL-LAR-LO!
Sarà poi così difficile? Ci s’è riusciti con la peste, col colera, la tbc, la sifilide… si va a spasso sulla Luna e fra un po’ pure su Marte, si può distruggere mezzo mondo pigiando quattro bottoni… e contro questa jattura dell’amore non si può far nulla?
Bisogna continuare a subirlo facendo finta di niente?
Assurdo!
Non parlo per me, badate bene, cosa volete che m’importi, parlo in generale, per tutti, per gli esseri umani, insomma.
Guardate! Guardate com’è fatto, questo “amore”, come riduce la gente, come va a finire…
E perché poi? Per cosa? Perché è “il bello della vita”? Ma basta! Non diciamo sciocchezze!
E’ una malattia. Né più e né meno. Ecco cos’è.
“Ah… l’amooooreee”!!!
E giù sospiri, batticuori, letterine, lacrimucce.
Lui (un lui qualunque, certo… ma vale anche per lei, eh?) è perfetto, meraviglioso, bello come un dio greco, lo sogno giorno e notte, lo stringerei, lo bacerei ogni momento, ogni secondo della mia vita, anzi… senza di lui la mia vita sarebbe finita, senza senso, infatti se mai mi lasciasse, e non lo farà mai perché è meraviglioso e mi ama e mi amerà alla follia per sempre, se mai, dicevo, mi ucciderei all’istante!
Ci sono gli oroscopi. “Oggi il vostro lui sarà un po’ scontroso, un po’ distratto, ma non preoccupatevi”, no, mai! Appena Marte si sarà tolto dai piedi il sereno tornerà a splendere sul vostro ammmooooreeee!!! “Sì dai caro… è colpa di Marte… tu mi ami, lo so”!
Ma che Marte e Marte! Ve lo faccio io, l’oroscopo: il vostro lui è solo un grande stronzo, altro che Marte! Ma è inutile, lo so, perché siete innamorateeeeee! Gli occhietti vi brillano al solo pensarci, allo stronzo! E voi siete le uniche persone sulla faccia della terra che non possono vedere le sue gigantesche stronzate, il suo elefantiaco egoismo, la sua, e soprattutto la vostra, immane, stratosferica, iperbolica stupidità! L’amore…. puah! E che cazzo!
Che poi… se fosse una bella malattia cronica, stabile, una cosa su cui contare… magari ancora ancora si potrebbe accettare.
Una entra lì, nell’imbecillità, nel delirio, e ci resta.
Ma anche così, credetemi, non funzionerebbe.
Perché il marchingegno diabolico è stato studiato e programmato nei minimi particolari per finire a puttane, senza possibilità di scampo! Infatti, ed è qui il tranello, bisognerebbe ammalarsi in due. Ammalati uguali! E questo, scusate, è davvero troppo difficile, praticamente impossibile.
Allora succede che uno guarisce, diciamo che l’amore gli passa, che torna normale, e l’altra, o l’altro no, resta ammalata, poveretta…
Che c’è di strano?
Non si sa che con le malattie ciascuno reagisce in modo diverso? Chi fa gli anticorpi prima, chi dopo, chi ci resta secco, chi se ne esce in pochi giorni eccetera… e con l’amore è lo stesso.
Il fatto è che non lo si studia a dovere, con criterio, con la determinazione che ci vorrebbe.
Ad esempio… avete presente quelli che non si innamorano mai? Ma sì, ce ne sono! Esistono! So quello che dico, credetemi. Gli “immuni”, beati loro! Quelli che tutt’al più fingono di essere innamorati, vi portano i fiori, vi dicono “sei l’amore della mia vita” e voi ci cascate come delle cretine ma in realtà di voi non gliene frega niente di niente? Quelli, sì!
Bene, si dovrebbe studiarli! Perché non ci mettono un bel premio Nobel, per esempio?
Un premio a chi riesce a capire cosa gli manca, o cosa hanno in più, di diverso…. ma sì, dev’essere qualcosa nel sangue, nei cromosomi, devono avere delle specie di anticorpi naturali contro ‘sta malattia: non gli prende. Niente. Tranquilli.
Un vaccino! Ecco cosa ci vorrebbe!
Ma perché non lo fanno? Dovrebbero farlo obbligatorio, a tutti, specie alle bambine, fin da piccole, assieme alla rosolia, la varicella e tutto! Il vaccino “antiamore”, il vaccino “LOVE STOP”, ah ah… magari con tutti i suoi bravi richiami ogni anno perché non si sa mai!
Ah, dimenticavo, poi c’è da mettere in conto gli errori di diagnosi, perché non si ha l’idea del casino che c’è a quel livello!
Guardate, prendiamo la cosiddetta “cotta”. Gli esperti, quelli che analizzano il fenomeno, ne parlano in TV, ci scrivono sopra libri e articoli e tengono su quelle pazzesche rubrichette con i lettori dei settimanali… sì, loro, bene, loro dicono che è diversa, che non è amore, insomma, anche se ci assomiglia, no? “Ti amo”, dice uno, e magari è solo una cotta, se la può cavare in poco tempo, insomma.
Oppure l’attrazione fisica, sì, il lato erotico della faccenda, il lato che proprio certe volte si sente forte, no? Altro mistero, altra interminabile questione, altri fiumi e fiumi di chiacchiere e d’inchiostro e analisi al microscopio. Ma sì, dillo, hai solo quella fissa, una maledetta voglia di scopartela e basta. E dai!
Ma non è amore! Non è amore con la A maiuscola, signori! Cos’è? Una cosa da bestie, certo.
Minchia, dico io, ma non potevamo restare bestie? Non ci possiamo tornare? Pigliate un cane e una cagna. Non gliene frega niente di niente. Vengono i giorni del “calore”, un po’ di odore come si conviene, recettori, ormoni, gli monta su una sana e semplice voglia di scopare, scopano, riscopano, e buonanotte, si chiude la baracca! Amici come prima e ci vediamo (caso mai!!!) fra altri sei mesi.
Liscio. Facile. Chiaro come la luce del sole. Perfetto!
E le ferite? Le ferite “dopo”? Nemmeno per quelle s’è fatto né si fa niente!
Tò! Soffri! Schiatta! Crepa!
Squarci spaventosi! Roba che non si rimargina più, che te la porti nella tomba così com’è, sanguinante.
Dov’è sto bubbone? Perché “è” un bubbone!
Nel cuore no, nel cervello no, nel fegato, nello stomaco, nella vescica, nella gola… niente!
Non sta da nessuna parte e fa un male cane!
Nemmeno capaci di trovarlo!
Dice: “ma è nell’anima!”
Bella scoperta.
Bella fregatura.
E come faccio?
Dove ce l’ho questa cazzo di anima?
Dove?
Ditemelo!
Ditemelo che me la strappo via coi denti, subito, immediatamente, così finalmente la sputo nel cesso e tiro lo sciacquone prima che la maledetta mi si arrampichi di nuovo addosso!
E vaffanculo!