Se qualcuno si era convinto che oggi nella città di Palermo ci doveva essere un teatro di guerriglia e di aggressioni con vetrine spaccate e morti e feriti per le strade in stile guerriglia urbana,si è dovuto ricredere. Oggi Palermo come tante altre volte ha fatto, ha dato dimostrazione di civiltà e responsabilità, aderendo ad una manifestazione antifascista dal richiamo molto forte. Il punto di incontro era stato fissato intorno alle 16.00 a piazza Verdi, davanti quel gioiello che si chiama Teatro Massimo, con i gruppi che avevano aderito alla manifestazione, una manifestazione pacifica e tranquilla, dove persino i poliziotti non numerosi, ogni tanto tiravano qualche sbadiglio. La manifestazione organizzata dall’Anpi,  dal gruppo neo costituito di Potere al Popolo e affiancata da altre sigle non è assolutamente caduta in provocazioni, anche perché non se ne sentiva il bisogno, dove persino la partecipazione dei centri sociali locali è stata abbastanza contenuta, ed anche se i toni da loro usati sono stati un po’ azzardati, nell’assieme si può dire che il loro comportamento è stato esemplare. Questa manifestazione che ha visto la partecipazione di tutta la galassia antifascista, ha notato invece la mancanza dell’amministrazione comunale con la non presenza del sindaco, di politici più o meno impegnati in campagna elettorale e a parte qualcuno di Potere al popolo e di Liberi e uguali ex SeL, non c’era assolutamente alcuna presenza di quei partiti di centro sinistra tanto bravi a riempirsi la bocca di antifascismo televisivo. Forse, in verità a questi signori l’antifascismo militante non interessa, non gli porta voti, lo professano solo quando gli viene chiesto se sono contro i fascisti del terzo millennio da qualche conduttore televisivo e loro tanto per dare una risposta si arrogano il diritto di essere portavoce dell’antifascismo. Ma l’antifascismo quello vero, quello che ci mette la faccia e a volte anche la pelle, è quello che si è visto oggi in città, una miriade di persone che nella loro diversità si è ritrovata a marcire assieme per il bene comune, la messa al bando delle organizzazioni fasciste, perché è riconosciuto da tutti che il fascismo non è un’idea ma un crimine contro l’umanità. Quindi, a tutti coloro che si sono divertiti a creare panico con false informazioni, oggi la città antifascista ha detto che forse è meglio se cambiano mestiere.

Liborio Martorana

(foto by L.M.)