Ho iniziato la lettura di questo libro totalmente a scatola chiusa: non avevo idea di cosa fosse, essendo stato un regalo, né di che genere si trattasse.
L’ho semplicemente aperto e iniziato a leggere.
Apprezzarlo, all’inizio, è stato difficile: con i suoi toni lenti e la sua narrazione priva di colpi di scena, faceva sempre sì che io fossi lì, in attesa di qualcosa.
Col tempo, e con le pagine che scorrevano, ho capito che la svolta, quel colpo di scena non sarebbe arrivato. E mi è andato bene così.
“Non lasciarmi” è un libro, un distopico che non mira a sconvolgerti, non vuole far nascere in te il senso di ribellione.
Piuttosto, è lì per raccontare il senso di rassegnazione e di tranquillità con cui i protagonisti (giovani bambini e adolescenti a cui viene strappata la possibilità di vivere sin dal primo momento in cui aprono gli occhi) decidono di accettare il loro destino.
Nessuno si ribella.
Nessuno si fa una domanda di più.
Nessuno che provi a raggirare il destino.
Loro sono nati per questo e, lo sanno bene, per questo vivranno.
L’autore, Kazuo Ishiguro, affronta il tutto con apparente calma, come se realmente stesse solo descrivendo le vite normali di questi ragazzi.
Ed è proprio in questo suo modo contorto, con questo suo stile che a volte ti frega e fa si che anche tu reputi ormai normale ciò che viene chiesto ai protagonisti… è proprio con tutte queste sue caratteristiche che passano inosservate, che l’autore ha scritto uno dei libri più belli che io abbia letto.
Non incita alla ribellione. Non sprona le masse né ti invita a pensare.
Si limita a raccontare, e così facendo riesce a farti immedesimare a tal punto da accenderti un fuoco dentro.
Alla fine, cosa è “Non lasciarmi”?
Una semplice storia di ragazzi nati per morire e che si attaccano alla vita in tutti i modi possibili.

Kazuo Ishiguro:
Scrittore giapponese naturalizzato britannico, è nato a Nagasaki nel 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960.
Vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 2017.
Tra i suoi romanzi ricordiamo: Un pallido orizzonte di colline (1982), Un artista del mondo fluttuante (1986), Quel che resta del giorno (1989 e 2011), Gli inconsolabili (1995 e 2012), Quando eravamo orfani (2000), Non lasciarmi (2006).

Simona Contaldi