È possibile visitare fino al 2 giugno allo ZAC ai Cantieri Culturali alla Zisa in Via Paolo Gili 4 di Palermo, “Nudes” l’antologia di Spencer Tunick.

Il fotografo statunitense, conosciuto nel mondo per i suoi scatti di nudo in contesti urbani, è ospite per la prima volta a Palermo, in occasione delle manifestazioni per l’anno in cui è capitale della cultura, e ripercorre con i suoi scatti la sua carriera.
Spencer Tunick ha cominciato a fotografare nudi per le vie di New York nel 1992. Due anni dopo è stato anche arrestato perché in compagnia di una modella nuda.
Negli anni successivi ha dedicato la sua arte prima in altri paesi degli Stati Uniti e poi in altri continenti.

I suoi scatti, all’inizio con singoli modelli, hanno coinvolto negli anni successivi fino a 18.000 volontari che hanno risposto agli appelli del fotografo rendendosi parte della fotografia stessa, in una assoluta fusione di arte e natura.

                   

Il lavoro di Spencer Tunick sul nudo non può essere considerato fotografia di nudo, artistico o meno che lo si voglia considerare.

E’ qualcosa di profondamente diverso, meno intimo ma più profondo. E’ un progetto culturale sociologico e antropologico di ben più vasto spessore e interesse – commenta Antonio Saporito, Presidente della Scuola Stabile di Fotografia di Palermo – E’ un progetto nuovo che affianca la concezione classica della fotografia antropologica fatta da immagini di riti, siano essi religiosi che agresti o, più recentemente, edili e industriali ad una visione completamente laica volta a umanizzare attraverso della nudità, singola e di massa,  un mondo da noi reso disumano o, se preferite, disumanizzare l’uomo e renderlo materiale edile in un mondo costruito contro natura. Questione di punti di vista.”

Spencer Tunick è stato testimonial di diverse battaglie civili per la salvaguardia dell’ambiente. Diverse le collaborazioni anche con Greenpeace.
Le foto che compongono l’antologia sono stampate su 14 teli di grande formato, 3 metri per lato, per offrire ai visitatori una sensazione di completa immersione negli scatti. In mostra anche 54 altre immagini di formato ridotto. A completare la mostra, si aggiungono anche i video che raccontano il lavoro dietro le quinte che conduce alla realizzazione di ogni immagine.

La mostra, curata da Gerald Matt, è un progetto sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dalla Gam/Galleria d’Arte Moderna.

Rosa Vilardi

(28 maggio 2018)