di Liborio Martorana                                                                                                 20/05/2020

Nella Regione Siciliana il suo presidente ha finalmente svelato, non che non lo sapessimo, quale sarebbe il suo fine, L’aver fatto entrare in giunta la lega, avere sdoganato personaggi dediti all’insulto ed al dileggio di tutto il meridione non se ne capisce la motivazione o forse è abbastanza chiara. La cosa parte da un po’ di tempo fa, dove Musumeci reduce da una comparsata con la Lega a Pontida tornava con un pensiero fisso. Tenere in caldo l’alleanza con gli esponenti della Lega in Sicilia. Una formazione che gli permetterebbe di avere una maggioranza bulgara dentro il Parlamento Siciliano. Ed è stato nell’ultima venuta a Palermo del capo leghista Salvini che si sono stesi gli accordi per una operazione a dir poco povera. Durante questo periodo di coronavirus, il presidente ha messo in pratica quello che già c’era nell’aria. Ha fatto entrare in giunta tutta la congrega leghista, assicurandosi la maggioranza e qualsiasi fiducia abbia bisogno, ovviamente dietro lauto compenso Dopo ciò era chiaro che ci sarebbe stata una levata di scudi contro questa operazione elettorale. Ma d’altronde cosa ci si poteva aspettare da uno che nel DNA c’ha il ventennio fascista. Addirittura ha apostrofato i suoi contestatori con delle frasi a dir poco esilaranti, dicendo che le persone per bene se ne stanno a casa e questi contestatori sono dei poveretti e disturbati mentali che hanno problemi personali e problemi familiari. Ora signor Presidenti lei deve sapere che coloro  che lo contestano al netto di qualche esaltato tifoso, Non sono persone per bene come quelle che vorrebbe lei. Quelli che abbassano la testa e si appecorinano davanti a lei  mostrando tutto il lecchinaggio possibile ed immaginabile. Questi possono anche avere problemi personali, magari qualche problema di famiglia ma di certo non apparterranno mai alla sua schiera. Lei da rappresentante delle istituzioni parla, dice e fa quello che vuole. Lei parla di democrazia ben sapendo che i suoi avi quelli del ventennio che rappresenta hanno sempre calpestato il termine democrazia, quella democrazia nata dalla resistenza che ha sconfitto i suoi amori fascisti. Lei non può parlare in questo modo perché cosi dimostra di avere paura della contestazione. Peccato caro Presidente, lei si propose come il nuovo che arrivava ed invece ha un comportamento da vecchia politica. Ma d’altronde cosa ci si aspettava? Peccato Presidente, lei poteva essere ricordato negli annali si storia politica come il presidente avulso dal potere della poltrona e dal delirio di onnipotenza e pronto a lottare per l’emancipazione del popolo siciliano. Invece cosa ha fatto? Si è messo dentro tutta quella parte politica di ascari siciliani che nel tempo hanno accettato per opportunità politica tutto ciò che hanno detto contro la Sicilia. Io non credo che lei possa avere un ripensamento sulla questione giunta, è troppo attaccato alla sua poltrona per rinunciarci. Forse capirà qualcosa quando i leghisti cominceranno come si dice qui da noi ,a farle le scarpe, cominceranno a ricattarlo per avere posti di governo e gestire parti della nostra economia. Lei cosa farà? Ha dato alla Lega l’assessorato ai beni culturali e all’identità siciliana quella che lei che dice di non conoscere e che probabilmente  non sente sulla pelle. D’altronde uno che sta con i leghisti cosa può sapere della identità siciliana? Vuol dire che c’è ne faremo una ragione. Tornando a quei poveracci con problemi personali e familiari, lei non si può permettere di mettere il bavaglio, anche perché lei sa bene che coloro che lo contestano non smetteremo mai di farlo contestando le sue azioni.

Il nuovo assessore regionali adesso è tale Alberto Samonà, uno che si fa passare per intellettuale che dirige un mediocre giornale online, proveniente dalle fila dei giovani missini del vecchio Fronte della gioventù e del quale non si hanno motivazioni della sua uscita da questa formazione per tentare un ingresso nei cinque stelle ma messo alle porte senza sapere perchè. Facente parte di situazioni ecologiche, iscritto alla massoneria, adesso folgorato sulla via di Damasco aderisce alla lega di Salvini. Un cammino politico ideologico per avere un posizionamento che in nessun altro posto avrebbe trovato. Di lui si sa che è un ammiratore di Stefano Delle Chiaie noto terrorista fascista di qualche decennio fa ed ora passato a miglior vita. Promotore della proposta di intitolare una strada in ogni comune a Giorgio Almirante noto fucilatore di giovani partigiani.  Questo per citarne alcuni, anche se probabilmente credo che ci sia ben altro. Dicevo, fattosi passare per intellettuale ha avuto funzioni di cavallo di Troja all’interno del panorama culturale siciliano. Ed ha agito talmente bene che perfino dei sedicenti intellettuali di sinistra sono cascati nel suo tranello. Giornalisti con la smania di scrivere lo descrivono come persona per bene (e su questo non si può dire nulla) e preparata. Ma preparata su che cosa? Su Almirante, Delle Chiaie, Fioravanti? Su cosa è la sua preparazione nel avere presentato qualche libro sempre da infiltrato fascista nel campo della cultura? Ricordo a quanti ne stanno tessendo le lodi che chiunque aderisce ad un partito si accolla tutto quello che questo ha fatto nel bene (che non si può riconoscere alla Lega) ma anche nel male (e qui la lega ha molte responsabilità) e quindi voialtri che fate opera di abbonimento e di appecorinamento di questa persona ne state accettando tutto quello che ha incamerato dalla lega nei confronti del meridione e della Sicilia in particolare. Bhe:  se siete disposti ad accollarvi questo allora siete come degli ascari che se ne fottono della Identità siciliana cercando di fare come i cerchiobottisti. Poi una domanda che mi pongo è: che serietà può avere uno che cancella dal proprio profilo social i post che lo riportano alla sua appartenenza ideologica fascista? Uno che fa questo è uguale a Mussolini che cercava di sfuggire alle sue responsabilità nei confronti del popolo. Ecco, questo è il nuovo assessore.

(fonte immagine: web)