Non è un libro nuovo e neanche troppo recente, pubblicato ad Agosto 2015, ma ammetto che fino a ieri, non conoscevo Marco Lugli, l’autore.

Per caso mi sono imbattuta in questo thriller e ho voluto provarlo. E ho fatto bene, perché mi sono staccata dall’ebook, solo a romanzo finito.

E’ davvero ben scritto, con un ritmo crescente che lascia col fiato sospeso e che non ha niente da invidiare ad autori più famosi.

Andiamo con ordine:

Siamo a Morciano di Leuca, dove uno scrittore, Paolo Bernini, trova la moglie morta dissanguata nel loro letto, con le vene tagliate. L’ipotesi del suicidio viene immediatamente scartata, anche perché l’omicidio ricalca in maniera quasi perfetta la morte della prima moglie dello scrittore, avvenuta dieci anni prima a Modena, dove viveva la coppia.

Tutto questo il lettore lo apprende rapidamente, nelle prime pagine, da questo punto in poi, la storia si aggroviglia e, ogni volta che sembra di essere arrivati a dipanare la matassa, si aggroviglia di nuovo. La maggior parte dei personaggi attorno ai quali ruota l’indagine, fanno parte di una setta segreta di letterati e ciascuno di loro potrebbe avere un valido motivo per essere colpevole.

Il commissario Gelsomino, leccese, incaricato delle indagini, convoca per avere qualche informazione sul primo omicidio, l’ispettrice di polizia Anna Fontana, che è convinta della colpevolezza di Paolo Bernini, ma tra una rivelazione e un colpo di scena, si arriva a un finale per niente scontato.

La lettura scorre veloce, la scrittura è fluida e piacevole. I personaggi ben caratterizzati.

Se amate il genere, io lo consiglio senz’altro.

 

 

Marina Caserta