La Storia di Stefano Cucchi ha raggiunto tutte le case italiane lasciando un profondo senso di amarezza. Il 15 ottobre 2009, Stafano Cucchi viene arrestato dai carabinieri per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (dodici confezioni di hashish, tre dosi di cocaina, una pasticca di sostanza inerte e una pasticca di un medicinale antiepilettico). Immediatamente dopo l’arresto Stefano Cucchi viene condannato per direttissima alla custodia cautelare e l’udienza viene fissata al mese successivo. In realtà tutto non va secondo quanto la legge, la democrazia e l’etica si prefiggono. All’interno del carcere Stefano sarà vittima di un tremendo pestaggio. Pestaggio seguito dalla totale assenza di una minima assistenza medica. Cosi, Stefano si presenta in tribunale con lividi e percosse in tutto il corpo. Corpo evidentemente denutrito. Anche qui le condizione fisiche di Stefano saranno ignorate. Stefano Cucchi morirà nella notte tra il 21 e il 22 ottobre a causa di danni fisici gravi tra cui un’emorragia alla vescica e due fratture alla colonna vertebrale.

La famiglia non si è mai arresa dinanzi a quanto accaduto. Il dolore ha distrutto la loro felicità ma la caparbietà della sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, ha fatto si che questo caso non venisse archiviato. Ilaria ha fatto si che la verità venisse a galla nonostante in nove anni siano state numerose le cattiverie dette su Stefano e la sua famiglia. Oggi i colpevoli stanno pagando anche se mai nulla potrà riportare in vita Stefano e la felicità che dominava la sua casa.

Per mantenere vivo il ricordo di Stefano è stato realizzato un film dal titolo: “Sulla mia pelle”. Film  scelto come titolo d’apertura della sezione Orizzonti alla settantacinquesima edizione della Mostra di Venezia, prima di approdare in contemporanea nelle sale italiane il 12 Settembre 2018, distribuito da Lucky Red, e nel catalogo di Netflix. Sceneggiato e diretto da Alessio Cremonini  e interpretato da Alessandro Borghi. Impeccabile l’interpretazione di quest’ultimo che interpreta Stefano in modo impressionante sia a livello fisico ma soprattutto a livello vocale. “Sulla mia pelle”  racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, i giorni successivi al suo arresto. Il corpo di Stefano è al centro di quasi tutto il film, poiché diviene sempre più malconcio ed esile fino a spegnere totalmente la vita del trentatreenne.

Il film è stato creato con l’intento di raccontare la storia di Stefano Cucchi con empatia, senza giudizi, senza supposizioni o accuse. Il film mette semplicemente in evidenza la sofferenza fisica e psicologica di un uomo ucciso dallo Stato.

 

Nicoletta Fortunata Dammone Sessa