Montelusa, 1877: storia di briganti, storia di lotte, rivoluzioni e sopravvivenza, in una Sicilia che si appresta all’unificazione del Regno. Il film “La mossa del cavallo. C’era una volta Vigata” è tratto da un romanzo del 1999 di Andrea Camilleri che, a sua volta, si è ispirato a un episodio del saggio “Politica e mafia in Sicilia” di Leopoldo Franchetti (1987).

Questo nuovo capolavoro andrà in onda stasera, lunedì 26 febbraio, in prima serata su Rai Uno. L’attore protagonista è Michele Riondino, classe 1979, mentre la regia è di Gianluca Maria Tavarelli. Recitano al fianco di Riondino, Ester Pantano, Cocò Gullotta, Antonio Pandolfo, Giovanni Carta e Giancarlo Ratti.

Fa da sfondo alla pellicola ancora una volta il paesaggio ibleo: il centro storico di Scicli, Modica Alta, Ibla, Cava d’Ispica. Il film è ambientato al loggiato di Santa Maria Maggiore del Sinatra ad Ispica, centro dell’azione de “La mossa del cavallo”, che vede protagonista l’attore Michele Riondino nei panni di Giovanni Bovara, ispettore capo ai mulini, inviato a Montelusa nell´autunno del 1877.

L’ispettore viene da Genova ed è incaricato di far rispettare la tassa sul macinato. Bovara è un uomo intransigente e puntiglioso, estraneo ai meccanismi mafiosi che regolano la Sicilia. Ma l’uomo di giustizia dovrà imparare a farci i conti: scoprirà l’esistenza di un mulino clandestino e anche del metodo utilizzato dai mugnai per non pagare la tassa. Si troverà coinvolto in qualcosa di scottante.

L’attore Michele Riondino veste i panni dell’uomo di legge. Lo fa ancora una volta per il piccolo schermo. Già infatti nel 2012 in tv per Rai Uno, ha interpretato il giovane Montalbano, prequel de “Il commissario Montalbano” che vede protagonista Salvo Montalbano in giovane età. La fiction firmata da Andrea Camilleri e Francesco Bruni tratta appunto da alcuni racconti della serie letteraria di Montalbano.

Serena Marotta