Accogliere significa “ricevere presso di sé, ammettere nel proprio gruppo”.  Un verbo ormai in disuso, se vogliamo riallacciarci ai fatti di cronaca ai quali si assiste. In disuso, sì. Proprio perché il modello di società che si tende ad imporre in un’era quella della post-globalizzazione, dove capitali e merci circolano liberamente, si assiste ai limiti della circolazione degli uomini.

Si dovrebbe respirare un senso di inclusione sociale con lo scopo di promuovere i diritti dei migranti e combattere contro ogni forma di discriminazione, a cominciare da quella lavorativa.

Manca il rispetto.

Lunaria si impegna ogni giorno dal 2011 per raccontare e contrastare il razzismo in Italia. Sono tante le iniziative e le campagne promosse da questa associazione fondata nel 1992 senza fini di lucro, laica e indipendente e autonoma dai partiti.  

Sono tanti i dati raccolti da testimonianze che parlano di numeri sconfortanti: 628 casi di violenze verbali e fisiche, discriminazioni e danneggiamenti di matrice xenofoba e razzista. Non si tratta di dati ufficiali, ma di dati raccolti da Lunaria nel 2018, che denuncia “l’evoluzione del razzismo quotidiano per renderlo visibile e attivare forme di sensibilizzazione, di solidarietà e di tutela.”

E allora come combatterlo? “Occorre oggi più che mai unire le forze e reagire lì dove siamo.”, si legge sul sito dell’associazione.

Per esempio, a piazza di Spagna, nella Capitale. È una nuova campagna che si chiama “Io accolgo. L’accoglienza ha bisogno di tutti” che si pone accanto all’Italia del rifiuto e dell’intolleranza e che è quella al contrario della solidarietà, dell’umanità e dell’accoglienza. Lunaria non è sola: fa parte di altre 46 organizzazioni promotrici di Io accolgo, che il 13 giugno scorso, è cominciata partendo proprio da Roma e dove si è assistito ad un’immagine strepitosa che ha visto piazza di spagna coperta d’oro.

Da Roma a Cagliari: l’iniziativa si sta estendendo anche lì, l’8 luglio alle ore 16 in viale Monastir, 17.

In tutto questo agire, c’è la volontà di “dare voce e sostegno concreto a chi non ce l’ha”. Si parla, ad esempio di persone che sono richiedenti asilo, che sono state cacciate da un giorno all’altro da un centro di accoglienza.

Ma ciò non fa notizia.

Serena Marotta

fonte immagine: Lunaria e Io Accolgo