Si è tenuta stamattina l’udienza preliminare presso la Procura di Roma per decidere sulla richiesta di archiviazione del caso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. L’udienza, iniziata alle 10.30, è stata sospesa e rinviata all’8 giugno prossimo perché sono stati depositati dalla stessa Procura dei documenti nuovi su delle intercettazioni telefoniche avvenute tra cittadini somali.

Nel frattempo, in piazzale Clodio, a Roma, davanti alla Procura, si è svolto un presidio a partire dalle 9.30 con i rappresentanti di Fnsi, Usigrai, Cdr del Tg3, Cnog, Articolo21 e rete NoBavaglio per non archiviare la verità. Facciamo un passo indietro. Nel 2017 la procura di Roma (provvedimento a firma del sostituto procuratore della Repubblica dottoressa Elisabetta Ceniccola) ha chiesto l’archiviazione del procedimento del caso dell’inviata del Tg3 Ilaria Alpi e dell’operatore di Videoest Miran Hrovatin per l’impossibilità di risalire al movente e agli autori del duplice omicidio di Mogadiscio, avvenuto 24 anni fa, in Somalia.