Si è da poco concluso il tour italiano di Jeffery Deaver, che ha presentato il suo nuovo libro “Il taglio di Dio”, protagonisti, per la quattordicesima volta, Lincoln Ryhme e Amelia Sachs, due tra i suoi personaggi più famosi, grazie anche all’interpretazione di Danzel Washington e Angelina Jolie ne “Il collezionista di ossa” (Benché, secondo me la scelta degli attori non sia stata azzeccatissima, ma questa è un’opinione assolutamente personale).

Lo scrittore americano ha scritto anche la trilogia di Rune, il ciclo di John Pellam, e la serie di Kathryn Dance, esperta di cinesica e amante di musica, ma senz’altro Ryhme e Sachs, compagni sul lavoro e nella vita, sono i più amati.

Personalmente, io amo Lyncoln Ryhme, i cui cambiamenti riusciamo ad apprezzare nel corso dei romanzi. Infatti, da uomo spezzato, dopo essere rimasto vittima di un incidente durante l’analisi di una scena del crimine, che lo ha costretto in sedia a rotelle, ritorna lentamente alla vita. Ritorna ad amare il proprio lavoro, fino a trasformare la propria casa in un attrezzatissimo laboratorio della scientifica e in una sorta di quartier generale dell’FBI. Smette di pensare al suicidio, grazie anche all’amorevole presenza di Amelia Sachd e inizia ad uscire sulla sua ipertecnologica sedia a rotelle, la storm arrow. Insomma, Rhyme è un personaggio molto complesso.

Andiamo alla trama:

Nel laboratorio di un tagliatore di diamanti, vengono rinvenuti il suo cadavere e quello di due fidanzati, legati mani e piedi. Tutto potrebbe fare pensare a una rapina finita male, se non fosse per la presenza sulla scena di diamanti, per un valore di mezzo milione di dollari.

A questo, seguiranno altri omicidi, le cui vittime sono sempre coppie al momento dell’acme della loro felicità: durante la scelta dell’anello o in altre situazioni in cui stanno per coronare il loro sogno d’amore.

Toccherà al nostro criminologo e alla sua squadra, dovere risolvere l’enigma, brillantemente, come sempre.

 

a cura di Marina Caserta

 

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