Finite le giornate di raccolta firme per l’abolizione del Mes (Meccanismo europeo di stabilità) ecco che attraverso i social viene fuori uno spaccato non indifferente della nostra Italia. Ed è uno spaccato che coinvolge la grande Milano, la Milano da bere ma che forse ha bevuto un po’ troppo. Sabato e domenica a detta del leader della lega in 1500 piazze italiane si raccoglievano le firme per mandare a casa il Mes, come se una qualsiasi proposta di un parlamento si possa eliminare con una firme. Ora non sappiamo bene che numero di firme hanno raccolto ma di certo sappiamo o al limite possiamo immaginare la qualità di queste,  ed in più possiamo porci la domanda di cosa hanno firmato i tifosi leghisti? A detta di qualche video che ha cominciato a girare su facebook si denota il grado di ignoranza ed anche di pochezza non solo da parte dei firmatari ma soprattutto da parte dei leghisti stessi che in quanto ad ignoranza non sono secondi a nessuno. Gente che ha firmato solo perché è stato detto dal capo della lega e quindi cosa dice lui è sacro come il vangelo. Tra l’altro l’esternazione nel mostrare il crocifisso, di parlare di madonne di certo hanno fatto presa su un elettorato povero di intelletto ed anche un tantino bacchettone. Infatti  se guardiamo questo video viene fuori che questi firmatari non antepongono al loro operato un concetto critico, bensì una irrazionale certezza che secondo loro li pone al sicuro da qualsiasi critica. “Lo ha detto Salvini e allora tutto va bene”. Detto questo, il soggetto firmatario si pone nella condizione di accettare da parte della lega tutto ciò che gli viene proposto. Queste firme con tanto di indirizzo e magari numero di telefono e mail alla fine non serviranno a mandare via il mes, ma bensì ad aggiornare qualche data base da utilizzare per propaganda politica in caso di elezioni, ma questo ai leghisti non ditelo potrebbero cadere dalle stelle o addirittura accettare l’evidenza con tanto di certezza imposta dall’alto. Come tirare in ballo quella storiella che il capo ha sempre ragione. Ed è un Salvini che arringa il suo popolo con battutine , frasi fatte come se non fosse lui a decidere cosa e quando dire. Un Salvini intriso ed inzuppato nel caldo olio dell’odio e spruzzato a valanga verso chiunque gli si pone davanti. Un odio girato e rigirato come una frittata che non ha sapore ma che serve solo a riempire la pancia ai propri tifosi affamati di odio e speranzosi di avere una ghigliottina in ogni piazza al posto dei gazebi.

Liborio Martorana

(fonte immagine:web)