Alla fine il voto c’è stato. Con un enorme polpettone avvelenato, il popolo erudito imboccato  dai governanti si è espresso come nella storia di Gesù, Barabba e Ponzio Pilato. Si sono espressi a detta della piattaforma internet di un privato cittadino, per la salvaguardia delle poltrone dei parlamentari grillini e leghisti. E lo hanno fatto probabilmente per quel senso di rivalsa che si nutre nei confronti di un nemico da ghigliottinare al più presto, la democrazia italiana. Hanno votato con coscienza? E’ stato un voto democratico? Questo bisognerebbe chiederlo ai singoli votanti, anche se all’unisono risponderebbero positivamente. Quindi a partire da oggi i parlamentari ed i governati pentastellati si troveranno in una situazione che si può benissimo definire “a culo parato”, perché al momento di una qualsiasi contestazione potranno sempre dire che è stata la rete a votare in questo modo salvando il ministro dell’interno da una sicura condanna per sequestro di persona. Quando si dice che la colpa è sempre degli altri.  E’ una pletora quella che ha votato, impaurita dal fatto che nel caso di votazione a favore del processo, ci poteva essere il serio rischio di una caduta di governo con la conseguenza che  si sarebbero persi poltrone e governo e di conseguenza l’uso di quell’arma che li sta facendo impazzire di gioia, il potere. Hanno votato contro una richiesta della magistratura, quella magistratura tanto osannata quando c’era da colpire altri e condannata quando esercita il suo potere contro i grillini. E’ una mancanza di coerenza quella che hanno attuato con questa votazione, venendo meno a quei principi che per anni hanno gridato nelle piazze agli ordini di un comico che non fa più ridere e di un impresario privato. Per fortuna che all’interno del partito pentastellato c’è ancora qualcuno che ancora ragiona con la propria testa, facendo un minimo di differenza, e purtroppo questi qualcuno dal momento che mostrano il loro vero volto vengono additati come traditori e messi alla berlina. Oggi visto come sono andate le cose in tanti potrebbero avere (se mai c’è l’avessero) la coscienza in subbuglio per avere soprattutto fatto perdere al proprio partito qualche stelletta, come un ristorante andato in malora per la somministrazione di cibi avariati. A costoro che non hanno capito il danno che stanno apportando al loro partito, mettiamo una croce sopra e facciamocene una ragione del loro essere accecati dall’odio verso la costituzione di una vera democrazia, mentre vengono nutriti di democrazia avvelenata che i padroni del partito giornalmente gli fanno ingoiare. Ma è ai dirigenti del partito che certe rimostranze andrebbero dirette, perché loro essendone le guide, per meri interessi privatistici non hanno voluto o potuto capire che votando per l’autorizzazione a procedere contro Salvini avrebbero recuperato buona parte di ciò che hanno perso da quando hanno cominciato a governare. Magari sarebbe caduto il governo? Anche questo ci potrebbe stare, è un rischio che dovrebbero correre e di sicuro il capo dello stato non avrebbe sciolto le camere per andare a nuove elezioni che tanto spaventano, ma avrebbe potuto ridare l’incarico ai grillini per formare un nuovo governo lontano dalla lega. Ma questi sono solo discorsi, si sa, e per quanto ne sappiamo noi comuni mortali, che mastichiamo di politica da diverso tempo i discorsi lasciano il tempo che trovano. Limportante che si sia fatto rinascere quella forma pilatesca di amministrare lo stato pur di pararsi il culo.

Liborio Martorana

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