Occhi grandi come i loro sorrisi. Occhi che raccontano. Occhi di bambini vittime di guerre, persecuzioni, di disastri, soprusi. Nasce, con l’obiettivo di proteggerli, l’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro “Joy for children”. A loro è rivolta l’attività dei volontari, ai bimbi appunto che vivono in Italia e nel mondo e che si trovano in situazioni disagiate. L’associazione ha come scopo quello di far rispettare quanto stabilito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia con la Legge numero 176 del 27 maggio 1991, e che “vengano loro garantiti l’alimentazione, l’istruzione e la salute, l’assistenza psicologica, sociale, pedagogica e socio-sanitaria, così come ogni altra forma di assistenza e soccorso”- spiega Charley Fazio presidente dell’associazione.

L’associazione è stata fondata da sette soci fondatori e si avvale in totale della collaborazione di venti soci proprio l’11 settembre del 2017. “Quel giorno, che l’umanità intera rammenterà per sempre, sarà anche il nostro compleanno per simboleggiare la missione di Joy – chiarisce Fazio -, la rinascita di tutti quei bambini che non riescono ad immaginare un futuro, di quei bambini che hanno vissuto e vivono l’orrore della guerra o della violenza, anche solo nel ricordo.”

L’associazione vive grazie alle donazioni spontanee. Ognuno potrà contribuire anche acquistando alcuni dei prodotti dell’associazione, dove il ricavato sarà totalmente devoluto ai progetti di Joy.

Sono molti i progetti che i volontari si sono prefissati. Tra questi, a breve, ci saranno dei viaggi: in Turchia, al confine siriano, e in Africa, dove i soci andranno insieme ad un’altra associazione palermitana, la Bayty baytik. Queste due missioni serviranno per portare ai bimbi un po’ di gioia con un regalo carico di giochi e peluche e l’acquisto di abbigliamento. Non solo i bambini, ma lo scopo è quello di supportare anche le loro famiglie. Come? Attraverso una collaborazione con l’ospedale del luogo. A Kilis l’intento è quello di creare un centro di formazione per i ragazzi. Un modo per dare loro una motivazione di vita, per insegnargli un mestiere, la cultura, il senso dell’arte e regalare loro una speranza per un futuro più dignitoso.

In più la giovanissima associazione accetta dei volontari per lavorare insieme ai numerosi progetti in via di realizzazione. Per info scrivere a [email protected].

Serena Marotta