Passata la domenica elettorale adesso è il tempo delle alchimie, delle possibilità che ci possono essere per fare un governo. Ma oggi visti i risultati acquisiti bisogna dire che per onesta nei confronti degli elettori che il capolavoro  venutone fuori, somiglia sempre più al famoso cul de sac. L’effetto di una bieca legge elettorale ha fatto si che i risultati siano quel vicolo cieco dove chi deve fare il governo si trova ad essere senza una reale e chiara maggioranza. Ora, cercando di andare per ordine possiamo riscontrare un movimento 5 stelle che fa man bassa di voti ma che non raggiunge una reale e relativa maggioranza  e con il 32% dei voti raccolti in parlamento si piazza dietro la coalizione di centro destra. Quest’ultima trainata da una Lega in forte ascesa porta a casa un grosso 37% di voti e di conseguenza si colloca al primo posto come numero di rappresentati parlamentari dentro il parlamento. Anche qui viene fuori quel cul de sac che non gli permette di formare un governo per l’appunto con una sostanziosa maggioranza. Ed allora che fare? Sia la coalizione che il movimento hanno bisogno dei voti del PD, il quale attestatosi su un 18% raggiunge quel minimo storico della sua esistenza. Per la verità, ci potrebbero essere addirittura altre  possibilità che vedono prima: un raccattamento di voti scilipotiani da parte della lega per arrivare a quella risicata maggioranza che non le permette di stare ben salda alla guida del parlamento, oppure una bella alleanza Lega – 5Stelle ed a questo punto assieme avrebbero  quella percentuale risicatache difficilmente permette di governare.  Questi due competitor  hanno dei punti in comune, la questione europea e l’euro,i migranti, i vaccini ecc. ecc ma di fondo hanno delle divergenze che non li accomunano e soprattutto la guida del paese. A chi deve competere la presidenza del consiglio? Ai 5 stelle che ne rivendicano la guida in quanto portatori di un numero di voti elettorali a maggioranza, oppure alla coalizione di centro destra con un numero maggiore di seggi in parlamento? La scelta adesso spetta alla Presidenza della Repubblica dopo aver sondato il terreno con le consultazioni dei vari capi partito.  Tornando al PD, ormai ridotto a brandelli sembra che le voci che circolano su un eventuale appoggio ai 5Stelle abbia creato delle altre spaccature tra chi dice si e chi dice no. Ora, un partito che fino ad ieri era alla guida del paese e di conseguenza odiato e bistrattato soprattutto da questi due avversari perché dovrebbe dare questo appoggio? Perché dovrebbe fare da stampella a chi fino ad oggi gliene ha dette di tutti i colori? Dovrebbe appoggiarli per responsabilità politica verso il paese? Non mi pare. Per mero interesse poltronaro? Potrebbe anche essere. Fatto sta che il PD dichiaratosi all’opposizione sembrerebbe non avere intenzione di appoggiare alcun partito e quindi a parte l’alleanza 5 Stelle – Lega che sconquasserebbero la coalizione di centro destra, mi sa che il partito di centro sinistra resta l’ago della bilancia per avere una reale maggioranza parlamentare. Nei giorni a venire, statene certi che ne vedremo delle belle.

Liborio Martorana