Di Liborio Martorana                                                                                                        01/11/2019

E’ passata quasi una settimana dalla sbornia presa dal centro destra con la vittoria nella regione Umbria e a margine delle promesse, dei proclami di vittorie e di liberazione e delle prese in giro, ad oggi pare sia calato il silenzio su questa regione. Cala il silenzio perché adesso  cominciano le responsabilità, quelle che le politiche nazionale e regionali non riescono a portare avanti. E’ una fase molto particolare quella di adesso talmente particolare che qualcuno decide di rifare  un nuovo partito del sud. Questo qualcuno risponde al nome di Gianfranco Miccichè già artefice di un partito “meridionalista” fallito miseramente dietro la realtà dei numeri. Ma è l’amore principale  che gli fa fare ritorno  a quello che aveva costruito in Sicilia, famoso per il 61 – 0 alla prima uscita nazionale di forza Italia con Silvio Berlusconi al comando. Adesso, dopo patetiche uscite, ritorni e alleanze, il colonnello del partito berlusconiano ci riprova, o almeno questo vorrebbe fare, lanciando l’idea di fare un nuovo partito del sud. Ora, benedetto dio è mai possibile che si ritenti una strada già percorsa e miseramente fallita ? Forse l’onorevole Miccichè pensa che i siciliani sono di memoria corta  e non ricorderanno il già passato partito forza del sud? E’ certo che sono passati ben otto anni da quella nascita, ed in tanti si chiedono se l’onorevole Miccichè vuole fare per davvero oppure sta scherzando. A cosa persa di arrivare racimolando quattro voti per contare come il due di coppe con la briscola a mazze? Oppure pensa che parlare di meridionalismo sia la carta vincente per posare le proprie terga in qualche scranno parlamentare?  Onestamente è il fine di questo nuovo partito che vorremmo conoscere, perché di storielle, promesse e quant’altro ormai il popolo siciliano ne ha abbastanza. Personalmente non credo che l’onorevole stia scherzando, anzi credo proprio che vuole fare per davvero, solo che alla fine sono i numeri quelli che contano e lui di numeri non è che ne abbia tanti e anche se volesse attingere al serbatoio di Forza Italia e di qualche altro partitino di centro destra difficilmente potrebbe collocarsi nell’alveolo di coloro che contano, che possano essere l’ago della bilancia in una formazione di governo.

(fonte immagine web)