E’ inutile oltre che stupido cercare di contenere un fenomeno globale ed epocale con iniziative“cerotto”.

Le Migranze sono in questo solco “fenomeni storici e globali”, hanno motivazioni politiche, storiche … legate ad accadimenti di grande portata come le guerre, la desertificazione, l’impoverimento di interi popoli operato da major senza scrupoli.

Vi sono protagonisti, quali, appunto, le multinazionali che si stanno comparando l’Africa. Il Nord per esempio è preda di investimenti giganteschi in prospettiva produttiva di bio-carburanti, ricerca dell’acqua (La Libia per esempio ha un mare di acqua dolce sotto le sue sabbie), investimenti di prospettiva su un futuro diverso, di cui l’èlite vuole influenzare pesantemente il corso … con molta meno gente attorno,anche.

Non far comprendere la portata storica dei fenomeni limitandosi alla mera descrizione degli effetti esteriori e superficiali, quantomeno nel racconto che se ne fa alla moltitudine è arte antica del Potere, così come quella di trattenere conoscenze ed informazioni ad uso e consumo di una cerchia elitaria limitata e cinica.

Così hanno sempre fatto e così continueranno a fare. Mentre attorno a noi si svolge un dramma epico. Non controllabile, non contenibile se non modificando profondamente e totalmente il paradigma che lo sorregge, che è quello dei pochi che si appropriano di ciò che non può e non deve essere posseduto.

La dimostrazione pratica e banale, forse superficiale, di questo concetto sta anche nel cambiamento che sta avvenendo delle rotte delle migranze, nelle metodologie … nei percorsi“potrete chiudere i vostri porti … e scenderanno dalle montagne”.

Oggi si gira verso la Spagna partendo dal Marocco ed abbandonando la Libia, prigione e campo di concentramento a cielo aperto con i soldi dell’Italia e dell’Europa. Si passa ancora di più per la Grecia … su strade diverse dall’attraversamento della Turchia di Erdogan, anch’essa foraggiata dal delirio xenofobo europeo.

Aprendo rotte inedite, mai usate come quella fra Turchia e Romania attraverso il fazzoletto di terra che si affaccia al Mar Nero. Dai gommoni si passa alle barche, piccole, insicure anche più di prima ma meno rintracciabili che partono dalla Tunisia e dall’Algeria. Aggirando i controlli e sbarcando i migranti direttamente sulle spiagge del Turismo nostrano, dopo averli gettati a mare a distanza di sicurezza dal bagnasciuga.

La Sicilia viene aggirata e si punta alla Sardegna, senza dimenticare Pantelleria, pur sempre porto d’emergenza.

La rotta interna all’AFRICA si sposta verso Senegal, Mauritania e Marocco e si assalta sempre più spesso il muro dell’enclave spagnola di Ceuta.

Non si risolve un problema creandone uno peggiore. I muri, i respingimenti, la rabbia cieca e la xenofobia isterica non sono soluzioni, nemmeno pezze o cerotti, sono solo stupidità che aggravano invece di mitigare. Stupidità, per altro, nutrite da chi ha interesse affinchè si realizzi una “guerra fra poveri”

Il Mondo deve cambiare il delirio del capitalismo al tramonto non è sostenibile.

Non è “buonismo” parola per altro di una stupidità senza fine, ripetuta a nastro da chi non sa cosa altro dire, se non sputare il suo rancore sordo e nutrire con esso la sua paura ed il suo egoismo … è solamente buon senso.

Aiutiamoli a casa loro” detto da chi per secoli ha schiavizzato, depredato, derubato e comprato con due ninnoli e quattro perline la ricchezza immane di un continente è sinceramente comparabile ai trattati che l’uomo bianco faceva con i nativi … mentre li sterminava con l’altra mano.

Eppure dovremo rendercene conto … Muri, fili spinati, nidi di mitragliatrici non conterranno il fenomeno, non lo argineranno. Solo l’Amore, la condivisione, la modificazione del paradigma, l’acquisizione di una nuova visione potrebbero, ma forse per questo occorrerebbe quell’uomo nuovo che tarda così tanto a venire è che è però l’unica risposta e prospettiva reale di salvezza per questo pianeta … e scusatemi il pessimismo.

di giandiego marigo