di Serena Marotta

Bentornata Silvia. “Si sopravvive di ciò che si riceve ma si vive di ciò che si dona”. E’ una frase scritta da Silvia Romano sul suo profilo Facebook qualche tempo fa, prima di essere rapita in Kenya. La giovane era alla sua seconda missione in Africa. Era partita volontaria dell’associazione Africa Milele Onlus, una piccola organizzazione, che nella home del suo sito oggi gioisce e scrive: “Bentornata Silvia, noi tutti ti abbiamo aspettata, sempre”.

Silvia Romano è milanese e ha 25 anni anni, una laurea con una tesi sulla tratta degli esseri umani conseguita nel febbraio del 2018 presso una scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale.

Silvia è stata rapita alle ore 20 di martedì 20 novembre 2018 nella contea di Kilifi, in Kenya ed è stata liberata il 9 maggio. A darne notizia nel tardo pomeriggio di sabato 9 maggio dal suo profilo Twitter – per la gioia di tutti – è stato il premier Giuseppe Conte.

Silvia ha anche un’altra grande passione: il fitness. Ha lavorato prima di partire nella palestra ‘Pro Patria 1883’ di Milano e poi alla ‘Zero Gravity’. Da collaboratrice-istruttrice ha tenuto anche un campus estivo per i bambini. Poi il suo viaggio in Africa. Silvia Romano era partita volontaria con la onlus di Fano, nelle Marche, per dare il suo contributo e la sua assistenza ai piccoli orfani.

Due anni fa, dal suo profilo Facebook, la cooperante scriveva: “I giovani trovano molte strade per seguire le loro passioni e i loro sogni”. E ancora: “Grazie a ciascuno di voi che mi è stato accanto, mi ha supportato e sopportato, dato forza, per questo obiettivo che mi rende cosi orgogliosa. E’ il primo di una lunga serie di sogni da realizzare”.

Africa Milele Onlus

Africa Milele in lingua swahili significa ‘Africa per Sempre’. L’associazione è nata a  Fano il 9 settembre 2012 e si occupa di progetti di sostegno all’infanzia. Ed è nata da un’idea di Lilian Sora e Luca Lombardo dopo il loro viaggio di nozze in Kenya, avvenuto nel 2009.

Il progetto che l’associazione si propone è la costruzione di una casa orfanotrofio che possa ospitare 24 bambini orfani di entrambi i genitori.