L’ultima notizia parla di un pignoramento di beni a carico di Massimo Ciancimino per avere calunniato l’ex agente del AISI, Rosario Piraino, accusandolo di essere un emissario del fantomatico “signor Franco” e di essere andato a casa sua, a Bologna, per intimidirlo in merito al processo sulla trattativa e chiedergli di ritrattare le dichiarazioni sugli uomini dello Stato coinvolti in questa storia. Andato sotto inchiesta, il poliziotto  dovette lasciare i servizi segreti.

Alla fine del processo per tale calunnia, il giudice di Palermo Michele Ruvolo ha ritenuto false le accuse del figlio dell’ex sindaco di Palermo e, se anche il giudice di Bologna nel gennaio scorso gli ha inflitto tre anni e sei mesi per possesso e porto di esplosivo, quello palermitano è arrivato alla conclusione che le sue accuse erano tutte false, disponendo infine un risarcimento di 50mila euro a favore dell’ex 007 con una azione di pignoramento dei beni personali di Ciancimino junior.

Per potere eseguire l’ordine di pignoramento, i due ufficiali giudiziari si sono avvalsi della collaborazione delle forze dell’ordine, agendo quasi come se stessero facendo un blitz. Visto, però, che a casa non c’era nessuno, hanno dovuto attendere l’arrivo della persona di servizio. Dopo avere inventariato i beni mobili, hanno fatto portare via quelli di valore per coprire la somma da risarcire stabilita dal giudice.

Liborio Martorana