Che sia il Workshop The European House-Ambrosetti, riunione annuale, che si svolge anche quest’anno a Cernobbio a cura appunto del Club Ambrosetti e che “informalmente”, ma molto precisamente e credibilmente, fissa le linee di tendenza ed operatività del capitalismo italiano con un occhio rivolto all’Europa, da sempre salotto buono dei Poteri Forti a dare i tempi dell’uscita dalla crisi che loro stessi si sono inventati è persino grottesco ed in qualche modo tragico.

Che la politica si affolli a questa corte, abbeverandosi e nutrendosi a questa greppia … senza alcuna distinzione di schieramento, pronta blandire e servire è persino ovvio (Strano, ma banalmente rivelatore e chiarificante partecipi il figlio diletto degli pseudo-avversari a parole di questi stessi poteri, dei Paladini della Moralizzazione senza colore, il giovane Di Maio).

Interlocutorio ed ambiguo quel che esce dal Work-shop, fiducia aumentata, ma a tempo ed in attesa di conferme (forse l’erosione e l’arretramento dei diritti non è ancora sufficiente?)…

Le parole usate sono però quelle ingannevoli di sempre PIL, Crescita, Globalizzazione. Termini che non descrivono il benessere, che non parlano delle persone. Cinismo da manager e regole inventate.

Non è un caso che in questa sala traspiri un alto grado di fiducia nel futuro dell’Unione Europea … 27,3% alto di cui 4.3% altissimo, 31% medio e il 18,7% sufficiente … Certo! A loro conviene tantissimo in fondo. La proposta finale di un super-ministero delle finanze si muove esattamente in quel senso.

C’è un risvolto però che più di altri rende tragicomica questa rappresentazione teatrale. Parlando dell’industria 4.0 e della robotica si ammette che essa sottrarrà, solo in questo paese e solo in questi prossimi anni, cioè all’inizio del suo percorso, già 3.000.000 (tremilioni) di posti di lavoro, ulteriori a quelli già persi in questi anni … rendendone 40.000 per super-specializzati.

Questo però secondo gli attori di questa commedia non rappresenterà “un problema”, basterà che i giovani si specializzino… e si preparino.

Lo vediamo infatti, nella vita di tutti i giorni con quanta facilità i nostri laureati, ricercatori e cervelli trovino lavoro (250.000 emigrati a quest’anno).

Che siano proprio loro a tranquillizzare sulla robotica e sull’occupazione è, diciamolo, prevedibile ed al medesimo tempo ridicolo, ma la cosa tragica è che gli si dia credito ed ascolto, dopo gli immensi, irreparabili danni che il capitalismo, soprattutto quello “nostrano” ha arrecato all’Europa ed al mondo intero… senza parlare del nostro paese.

Sul Pianeta Vivente ridotto allo stremo, sulle guerre implementate dalle multinazionali delle armi, sul prezzo che si andrà a pagare per questa illusione di “crescita eterna” un imbarazzante e totale silenzio.

D’altra parte il Liberismo Maltusiano della depopolazione conta qui i suoi maggiori ed insigni fautori … non a caso.

Editoriale di Giandiego