Alla fine la giornata tanto attesa per la politica italiana è arrivata.
Il discorso del Presidente del consiglio Giuseppe Conte era atteso con trepidazione ed è arrivato alle ore 15,30 circa dall’aula del senato. Un’aula molto gremita e piena nei posti dei senatori. Conte ha iniziato il suo discorso quasi in sordina per arrivare ad un certo punto ad un innalzamento dei toni fino al punto di “levarsi il testale”. E’ stato un attacco continuo nei confronti del ministro dell’interno Salvini, 45 minuti a rinfacciargli tutte le malefatte che ha fatto, attaccandolo su tutto quello che ha fatto.

Un discorso pacato ed incisivo nei toni, fino al punto dell’annuncio delle sue dimissioni, annuncio che in tanti si aspettavano. Dopo il discorso di Conte ci sono stati gli interventi di risposta. Il primo di tutti è stato Salvini che traslocato dai banchi del governo a quelli della lega, nel suo discorso sembrava essere al Papete per una campagna elettorale mai sopita. Nel suo intervento il ministro ha ribadito tutte quelle frasi fatte che tanto piacciono al suo elettorato, ma il punto massimo dello squallore il ministro lo ha raggiunto quando ha strumentalizzato le immagini della madonna e del crocifisso, facendo di fatto aizzare la componente dei senatori del pd. Altra cosa che ha fatto è stato quello di lasciare i banchi del parlamento, non avendo cosi di fatto rispetto delle istituzioni. Ma d’altronde si sa a lui interessava solo rispondere a Conte e poi… l’aula senatoriale poteva benissimo andare a quel paese con tutte le istituzioni dentro. L’intervento di Renzi è stato di una spanna molto più alta ed in confronto a Salvini un gigante nel lessico e negli argomenti. Via via sono seguiti tanti altri interventi mettendo il dito sul fatto che in quattordici mesi il Presidente del consiglio altro non ha fatto che votato tutte le leggi di Salvini. Questa crisi che durava da ben due settimane ha finalmente messo un punto. Cosa ci si aspetta adesso? Le strade che si possono seguire sono ben tre. La prima potrebbe essere quella di una ricucita tra lega e cinque stelle, anche se mi pare abbastanza improbabile, ma in politica può succedere di tutto. La seconda è che si vada ad elezioni anticipate, ma anche questa mi pare una strada irta e difficilmente percorribile perché significherebbe consegnare il Paese alle destre con un Salvini Presidente del consiglio e pronto a fare la “scanna” dei suoi avversari storici sia di quelli del movimento 5 stelle. La terza ipotesi è quella di un nuovo incarico a Conte da parte di Mattarella per cercare di fare una nuova maggioranza di governo.
Con questa giornata viene messo in evidenza il fallimento di questo governo, e come dicono i sondaggi, l’erosione elettorale da parte della lega nei confronti dei cinque stelle. Chiariti certi punti resta nella realtà la caduta del ministro scaduto e con molta probabilità la formazione di un nuovo governo. La parola adesso spetta al Presidente della repubblica, il quale già da oggi potrebbe cominciare le consultazioni dei vari gruppi politici ed a breve dare una risposta alla trepidante attesa sul futuro politico del Paese.
Liborio Martorana
(fonte immagine: web)