Ha lasciato proprio oggi l’IRCCS ISMETT di Palermo il decimo bambino trapiantato di fegato da donatore vivente. Si tratta di un bambino romeno di appena 9 mesi. Il piccolo, affetto dalla nascita di un’atresia delle vie biliari, una patologia che causa l’ostruzione dei dotti biliari e che può portare a un’insufficienza terminale epatica, ha ricevuto una parte del fegato dello zio. Il bimbo è arrivato a Palermo nel mese di febbraio e pesava appena 4 kg, un peso appena superiore a quello della nascita. Oggi pesa 6 kg. Per raggiungere il peso attuale ha dovuto seguire una preparazione nutrizionale intensiva.

Ora il bambino – sottolinea il professore Jean de Ville de Goyet, direttore del Dipartimento di Chirurgia Addominale Pediatrica di ISMETT – sta bene. Le sue condizioni sono buone, così come quelle dello zio che gli ha donato il fegato. Lo zio è stato dimesso dopo 8 giorni dall’intervento ed è già tornato in Romania. Il bimbo ha trascorso alcune settimane presso il nostro Istituto”.

Intanto sono già dieci i bambini trapiantati di fegato da donatore vivente presso IRCCS ISMETT di Palermo in appena 12 mesi, ponendo così la struttura tra i primi posti in Europa per volume di attività.

In Italia i centri più attivi sono ISMETT e l’Ospedale Bambin Gesù di Roma.

Il trapianto di fegato pediatrico è stato avviato all’ISMETT dal 2008 e potenziato con l’arrivo del Professore De Ville de Goyet.

Sono circa 80 gli interventi di trapianto pediatrico da donatore vivente eseguiti in Italia e, di questi, il 65 per cento sono stati effettuati dal Professore De Ville de Goyet.

La donazione da vivente è una strada oggi sempre più percorribile – spiega de Ville – Una chance in più per i bambini altrimenti costretti a rimanere in lista d’attesa mettendo a repentaglio la propria vita se non arriva in tempo un organo salvavita.

Rosa Vilardi

24 maggio 2018

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